Visioni

Idir, canto in berbero dunque sono

Idir, canto in berbero dunque sonoIdir durante un concerto a Nyon, in Svizzera, nel 2007 – Ap

Simboli La scomparsa a Parigi della voce algerina che con un canzone divenuta famosa per caso "liberò" l’identità amazigh. L’onda emotiva ora saluta uno di famiglia, prima che l’artista

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 maggio 2020
QUANDO LA CANZONE A Vava Inouva passò per le prime volte alla radio algerina avevo 6 anni. Da quel giorno, per me come per milioni di nordafricani, è sufficiente sentire le 11 note iniziali della canzone per avere la pelle d’oca e ripiombare nel mondo dei ricordi e della nostalgia. A Vava Inouva divenuta in seguito un successo internazionale, era di un giovane algerino, Hamid Cheriet. Uno studente, laureando in geologia, che in attesa di finire gli studi e andare a lavorare nel Grande Sud algerino in cerca di petrolio, frequentava gli ambienti artistici di Algeri, suonando la chitarra e...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi