Europa
Il 15M che sconvolse la politica spagnola
15 maggio 2011 Non solo Indignados, con l’«acampada» permanente a Puerta del Sol, Madrid sperimentò nuove pratiche di democrazia per resistere alla crisi. Oggi, dopo 14 mesi di pandemia, quella piazza è vuota. E la destra governa città e regione cavalcando il disagio
Madrid, Puerta del Sol il 19 maggio 2011, l’accampamento ai piedi della statua di re Carlo III – Jasper Juinen/Getty Images
15 maggio 2011 Non solo Indignados, con l’«acampada» permanente a Puerta del Sol, Madrid sperimentò nuove pratiche di democrazia per resistere alla crisi. Oggi, dopo 14 mesi di pandemia, quella piazza è vuota. E la destra governa città e regione cavalcando il disagio
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 14 maggio 2021
Lorenzo PasqualiniMADRID
«Migliaia di persone sono scese in piazza oggi in cinquanta città spagnole per chiedere un cambiamento del modello politico e sociale». Con queste parole il presentatore del telegiornale della Rtve, la tv di stato spagnola, annunciava la sera del 15 maggio del 2011 le manifestazioni che si erano svolte quel pomeriggio a Madrid e in tante altre città del paese. Lo faceva solo verso la fine del notiziario, senza un servizio dedicato. Il tg si apriva con le notizie sul terremoto di Lorca e con la campagna elettorale per le amministrative del 22 maggio, che si stava per concludere. Si...