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Il 25, in Italia e nel mondo, torna in piazza la pace
Contro le guerre La chiamata a una mobilitazione per la pace del prossimo 25 gennaio è il naturale punto di caduta di una preoccupazione crescente. Il blitz del presidente Trump e l’uccisione del […]
Contro le guerre La chiamata a una mobilitazione per la pace del prossimo 25 gennaio è il naturale punto di caduta di una preoccupazione crescente. Il blitz del presidente Trump e l’uccisione del […]
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 21 gennaio 2020
La chiamata a una mobilitazione per la pace del prossimo 25 gennaio è il naturale punto di caduta di una preoccupazione crescente. Il blitz del presidente Trump e l’uccisione del generale iraniano Soleimani è stato un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranità dell’Iraq. La sola lettura geopolitica fatta dai media e dagli analisti, che tiene conto unicamente degli interessi degli Stati e dei governi, non basta a descrivere e capire quanto sta accadendo nell’area mediorientale, attraversata da mobilitazioni popolari di cittadini che reclamano diritti sociali, libertà, democrazia e pace. È palesemente riprodotta la divaricazione tra politiche dei governi...