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Il bivio del rottamatore
Dopo le regionali Se compiamo lo sforzo di guardare con distacco i risultati delle regionali, emerge uno dei problemi più seri di questa fase storica. La parte migliore del paese si rivela perlopiù priva di rappresentanza e di direzione politica. Delusa, arrabbiata, schizoide, costretta a un’insostenibile condizione di clandestinità
Dopo le regionali Se compiamo lo sforzo di guardare con distacco i risultati delle regionali, emerge uno dei problemi più seri di questa fase storica. La parte migliore del paese si rivela perlopiù priva di rappresentanza e di direzione politica. Delusa, arrabbiata, schizoide, costretta a un’insostenibile condizione di clandestinità
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 giugno 2015
Naturalmente i primi commenti di Renzi e dei suoi al risultato delle amministrative sono improntati alla iattanza. Abbiamo stravinto 5 a 2 e il resto è chiacchiera, ha signorilmente glossato il Guerini, gentleman della politica 2.0. Ma stavolta le spacconate non bastano. Negare l’evidenza è possibile ma non cambia le carte in tavola. Che dicono senza possibili smentite la bocciatura del governo e del suo capetto. I fatti sono già stati analizzati dalla stampa, una volta tanto unanime. Non solo il Pd perde due milioni di voti in un anno (e un milione rispetto all’era Bersani) a vantaggio dell’astensionismo e...