Internazionale
Il budget di Obama, più tasse ai ricchi ma tagli a sanità e previdenza
«La nostra economia è destinata a fare dei progressi se Washington non si mette di mezzo». Con una frase d’apertura che eccheggia il ritornello classico dell’ortodossia repubblicana (per cui il […]
«La nostra economia è destinata a fare dei progressi se Washington non si mette di mezzo». Con una frase d’apertura che eccheggia il ritornello classico dell’ortodossia repubblicana (per cui il […]
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 11 aprile 2013
Giulia D’Agnolo VallanNEW YORK
«La nostra economia è destinata a fare dei progressi se Washington non si mette di mezzo». Con una frase d’apertura che eccheggia il ritornello classico dell’ortodossia repubblicana (per cui il governo federale è il maggior nemico del benessere economico) Barack Obama ha annunciato ieri mattina di aver inviato al Congresso una sua proposta di bilancio per il 2014 basata su una proiezione di 10 anni che prevede quasi 250 miliardi di dollari di spesa (in educazione, infrastruttura, programmi di ricerca, investimenti in nuove energie e nel rilancio di aree depresse…) e quasi 800 miliardi di dollari in tasse aggiuntive (inclusa...