Cultura

Il buon uso della città

Il buon uso della cittàVillaggio Matteotti, a Terni

Urbanistica In due libri, un percorso di "spazi" sostenibili e sociali, con l'esempio di Giancarlo De Carlo in "L'architettura come partecipazione" (Quodlibet) e "Competenza e rappresentanza"(Donzelli)

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 27 novembre 2013
Non c’è parola più abusata e tradita riferita all’urbanistica e all’architettura che «partecipazione». Accade, infatti, che quanto più urgenti siano le risposte che i cittadini chiedono alle istituzioni perché vengano soddisfatti i loro bisogni, altrettanto deludente si dimostri il loro coinvolgimento nei programmi delle amministrazioni pubbliche. Gli esempi sarebbero infiniti e ormai è una costante il ripetersi del conflitto tra abitanti di una città o di un territorio e i loro rappresentanti istituzionali. Dal nord al sud dell’Italia sono innumerevoli i casi nei quali l’assenza di politiche ambientali, industriali e sociali esasperano la soluzione dei problemi anche i più semplici:...

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