Cultura
Il business umano che tiene in scacco il mondo
JASON W. MOORE Intervista al direttore del Fernand Braudel Center, in Italia per partecipare ad alcuni seminari. Un percorso di ricerca dove le tesi sull’«Antropocene» sono inserite in una critica al «Capitalocene»
Un’opera di Rebecca Hastings
JASON W. MOORE Intervista al direttore del Fernand Braudel Center, in Italia per partecipare ad alcuni seminari. Un percorso di ricerca dove le tesi sull’«Antropocene» sono inserite in una critica al «Capitalocene»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 giugno 2018
Si fa sempre più strada, nella discussione sulla crisi ecologica globale, il discorso sull’Antropocene: combinazione dei termini greci anthropos (umano) e cene (nuovo). Questo concetto rimanda alla scala planetaria che gli impatti umani hanno sulla composizione e sulle funzioni del «sistema Terra». Nella sua versione più diffusa l’idea dell’Antropocene si basa su considerazioni principalmente ecologiche. Si fa riferimento, infatti, all’estinzione accelerata di un gran numero di specie, alla progressiva riduzione della disponibilità di combustibili fossili e all’incremento delle emissioni di gas a effetto serra, tra cui anidride carbonica e metano. Anche se si tratta di una forza geologica recente, è...