Internazionale
Il Cairo: «Indagini su Giulio ma solo per 3 giorni»
Caso Regeni Vertice tra procure, dall’Egitto prima ammissione. Ma non consegna né tabulati né video di sorveglianza. Il Cairo non dirà mai la verità: dovrebbe riconoscere l’esistenza di una macchina repressiva di Stato
La fiaccolata del 25 luglio a Roma per Giulio Regeni – LaPresse
Caso Regeni Vertice tra procure, dall’Egitto prima ammissione. Ma non consegna né tabulati né video di sorveglianza. Il Cairo non dirà mai la verità: dovrebbe riconoscere l’esistenza di una macchina repressiva di Stato
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 10 settembre 2016
Dopo sette mesi dall’omicidio di Giulio Regeni, per la prima volta, l’Egitto ammette che la polizia indagò sul giovane ricercatore: il 7 gennaio (meno di 20 giorni prima della sua scomparsa), su esposto di Mohammed Abdallah, il responsabile del sindacato indipendente dei venditori ambulanti, personaggio già noto agli investigatori italiani, «la polizia ha eseguito accertamenti sulle attività dello stesso». È quanto riporta il comunicato congiunto della Procura di Roma e della procura generale egiziana, a seguito della chiusura del terzo vertice tra il pm Pignatone e il procuratore Sadek: «All’esito delle verifiche durate tre giorni – si legge – non...