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il calciatore Carlo Castellani, morto a Mathausen
Sport e Shoah Storia del trequartista che dà il nome allo stadio di Empoli "capitale morale dell'antifascismo toscano"
Sport e Shoah Storia del trequartista che dà il nome allo stadio di Empoli "capitale morale dell'antifascismo toscano"
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 23 gennaio 2016
«Capitale morale dell’antifascismo toscano» fu la definizione che Giorgio La Pira coniò per Empoli, pensando alle persecuzioni che vessarono la città durante la dittatura. Per tacere delle numerose vittime, fra cui va annoverato Carlo Castellani, ex calciatore dell’Empoli, deportato e morto a Gusen I, un lager satellite di Mauthausen. A lui è intitolato lo stadio empolese, unico terreno di gioco delle serie professionistiche intestato a un martire della barbarie nazifascista. Castellani era nato a Montelupo Fiorentino nel 1909, proprio quando emise i primi vagiti l’Empoli Fc, il cui terreno di gioco era situato accanto all’Arno, dove si smarrivano palloni su...