Italia
Il calvario dei detenuti. È la Via Crucis secondo Bergoglio
Vaticano Per le quattordici meditazioni del Venerdì santo il papa sceglie le testimonianze dalla Casa di reclusione Due Palazzi di Padova
Papa Francesco durante la messa di giovedì per la celebrazione della passione di Cristo – LaPresse
Vaticano Per le quattordici meditazioni del Venerdì santo il papa sceglie le testimonianze dalla Casa di reclusione Due Palazzi di Padova
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 aprile 2020
«Il carcere continua a seppellire uomini vivi» ma «tutti, anche da condannati, siamo figli della stessa umanità». Sono due frasi lette ieri sera, durante la Via Crucis del venerdì santo presieduta da papa Francesco a San Pietro. Si parla di persone detenute e di carcere, perché quest’anno le meditazioni per le quattordici stazioni della Via Crucis – rito cattolico che ripercorre gli ultimi momenti della vita di Gesù raccontata dai Vangeli, dalla condanna a morte alla sepoltura dopo la crocefissione – sono state affidate a detenuti e loro famigliari, volontari e personale della Casa di reclusione “Due Palazzi” di Padova,...