Cultura

Il capitale sociale perduto dell’innovazione

Il capitale sociale perduto dell’innovazioneImmagine tratta da American Showcase

Scienza Il modello dominante vede nello stretto rapporto tra ricerca e imprese la virtù salvifica dalla crisi. In Italia però tutto questo rimane sulla carta, come testimonia il caso dell’Istituto italiano di tecnologia

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 5 giugno 2013
Nell’attuale fase storica il paradigma tecno-economico dominante attribuisce particolare rilievo al «capitale sociale territoriale», con un ruolo sempre maggiore svolto dalla presenza di «comunità della scienza e del sapere» (Università e Centri di Ricerca) disponibili a cooperare e integrarsi con le «comunità d’impresa» dirimpettaie. Tali comunità locali sono l’incubatore primario di sviluppo hi-tech. L’incontro tra i due know how (tecnologico e imprenditoriale), necessari per innescare fenomeno chimico dell’intraprendenza, avviene nei cosiddetti milieux d’innovazione: luoghi deputati a facilitare lo scambio comunicativo tra ricercatori, imprenditori e manager nelle forme dello spin-off, dello start-up e del trasferimento tecnologico. Il sociologo di Berkeley Manuel...

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