Internazionale

Il capitano di Talia: «Salvare vite è un dovere. Situazione a bordo disastrosa ma rifaremmo tutto»

Il capitano di Talia: «Salvare vite è un dovere. Situazione a bordo disastrosa ma rifaremmo tutto»Un'immagine dei momenti successivi al salvataggio. Adesso a bordo scarseggiano cibo e acqua

Mediterraneo Il grido di Mohammad Shaaban, a capo del cargo che venerdì scorso ha salvato 52 persone e si trova ancorato davanti alle coste maltesi senza l'autorizzazione allo sbarco. «Sto valutando di dichiarare lo stato di emergenza ed entrare in porto», dice al manifesto

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 7 luglio 2020
Oltre 50 persone salvate da un probabile naufragio attendono da quattro giorni un porto sicuro. Con loro Mohammad Shaaban, capitano coraggioso della nave cargo Talia, e il suo equipaggio. «Ho fatto tutto quello che potevo, adesso tocca alle autorità», racconta al manifesto Shaaban con voce disperata. Venerdì 3 luglio i marinai hanno ricevuto un Sos dall’aereo Seabird della Ong Sea-Watch con le coordinate di un’imbarcazione in difficoltà in zona Sar maltese, ma in linea d’aria più vicina a Lampedusa (a circa 60 miglia nautiche). Hanno invertito la rotta e l’hanno raggiunta, facendo salire i migranti a bordo quando le loro...

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