Lavoro
Il caporalato si estende e arriva nelle industrie alimentari
Braccianti Presentato ieri il VI rapporto della Flai Cgil. False coop e sub appalti per sfruttare i lavoratori nei macelli. Che fanno arrivare a 230 mila gli addetti irregolari nel settore. Mininni: e ora coi voucher contratti non più applicati
La presentazione del VI Rapporto "Caporalato e Agromafie" al centro Frentani di Roma
Braccianti Presentato ieri il VI rapporto della Flai Cgil. False coop e sub appalti per sfruttare i lavoratori nei macelli. Che fanno arrivare a 230 mila gli addetti irregolari nel settore. Mininni: e ora coi voucher contratti non più applicati
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 30 novembre 2022
Il caporalato e le agromafie si stanno sempre più estendendo e dai campi stanno arrivando a lambire le industrie alimentari. Gli strumenti utilizzati sono i famigerati appalti e sub appalti illeciti orchestrati da «colletti bianchi» senza scrupoli tramite false cooperative o srl farlocche intestate a compiacenti prestanomi per sfruttare i malcapitati lavoratori del settore. Questo del «caporalato 2.0», l’evoluzione dell’intermediazione illecita di manodopera, che può essere definita «nuovo caporalato» o «caporalato industriale», è l’elemento più innovativo del VI Rapporto «Agromafie e caporalato» di Flai Cgil e del suo Osservatorio intitolato a Placido Rizzotto. Un’evoluzione diventata un modello d’organizzazione del lavoro...