Alias
Il carattere effimero della casa privata
Mostre Al Maxxi di Roma, dal 9 novembre l'esposizione «The Japanese House», che indaga i modi dell'abitare dal dopoguerra a oggi
House Na di Sou Fujimoto
Mostre Al Maxxi di Roma, dal 9 novembre l'esposizione «The Japanese House», che indaga i modi dell'abitare dal dopoguerra a oggi
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 5 novembre 2016
Le case giapponesi hanno una loro condotta, un contegno. Non sono fredde né inerti giocattoloni: spesso «rubano» attitudini e pensieri dei loro proprietari. E, siccome nessun inquilino è immortale, rispondono a tutto ciò che gira intorno al concetto di mujo, ossia la poetica dell’effimero e dell’impermanenza, quella stessa che fa amare la fioritura dei ciliegi collettivamente e poi liberare tutti insieme la malinconia per quell’attimo fuggente e l’inevitabile appassire che richiama a sé. Le case, dunque, coltivano la loro bellezza, vengono disegnate da architetti per privati, custodiscono le abitudini di famiglia – sono introspettive o estroflesse rispecchiando le caratteristiche sociali...