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Il caso Assange e la democrazia in tempi di guerra
Al Consiglio d’Europa Il Diritto alla Conoscenza riguarda il futuro di tutti noi, di tutti noi democratici: in gioco vi è la formazione di possibili alternative nei processi decisionali che devono essere dibattute apertamente in un confronto adeguato, nei luoghi legittimi per orientare il più possibile le scelte politiche e prevenire decisioni sbagliate.
Julian Assange – Ap
Al Consiglio d’Europa Il Diritto alla Conoscenza riguarda il futuro di tutti noi, di tutti noi democratici: in gioco vi è la formazione di possibili alternative nei processi decisionali che devono essere dibattute apertamente in un confronto adeguato, nei luoghi legittimi per orientare il più possibile le scelte politiche e prevenire decisioni sbagliate.
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 1 luglio 2022
Pochi giorni fa il ministro dell’Interno britannico, Priti Patel, ha autorizzato L’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti dove lo aspettano una detenzione preventiva indefinita in un carcere di massima sicurezza, un processo sulla cui regolarità e trasparenza vi sono più ombre che garanzie, una condanna a 175 anni di reclusione e nessuna possibilità di riduzione della pena. Un anno fa, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce) ha adottato a stragrande maggioranza un rapporto curato dal collega Rampi con cui è stato riconosciuto il diritto alla conoscenza. Diritto che si intreccia con la libertà di stampa, sia on-line che off-line,...