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Il caso Dante Troisi

Il caso Dante TroisiMacerie di Montecassino nel febbraio 1944

Intervista Pasquale Beneduce delinea i termini di un caso dal quale emergono le contraddizioni di una magistratura che nasceva tra macerie del fascismo e nuova costituzione repubblicana

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 7 novembre 2020
Nel bel mezzo dell’Italia degli anni ’50, nel tribunale di provincia di «C.», «situato a metà strada tra due grandi città», lavora un giudice che prima di indossare la toga partì volontario per la Seconda guerra mondiale e rientrò in patria nel ’46 dopo un periodo di prigionia in Texas. La città cosparsa di bombe che lo vede «sacerdote» della giustizia è Cassino, fornace ardente nei giorni di guerra e ancora oggi crocevia fra Napoli e Roma. Il giudice si chiama Dante Troisi, era nato a Tufo (Avellino) nel 1920 e nella da poco sorta Repubblica italiana, pratica anche il...

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