Economia
Il caso del «reddito di dignità» di Emiliano: inclusione in cambio di lavoro «purchessia»
Puglia La denuncia di «Act!»: La misura non è quella promossa dalla campagna di Libera di Don Ciotti. Fino a 600 euro al mese per famiglie con 5 componenti, 60 mila persone coinvolte in un «Workfare» che può essere adottato altrove
Michele Emiliano, governatore della regione Puglia (Pd)
Puglia La denuncia di «Act!»: La misura non è quella promossa dalla campagna di Libera di Don Ciotti. Fino a 600 euro al mese per famiglie con 5 componenti, 60 mila persone coinvolte in un «Workfare» che può essere adottato altrove
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 15 luglio 2016
Il «reddito di inclusione sociale», approvato ieri dalla Camera nell’ambito della legge delega contro la povertà e il riordino dei servizi sociali nella Puglia di Michele Emiliano si chiama «ReD-reddito di dignità». Questo nome è il risultato di uno «scippo» fatto dall’astuto governatore del Pd alla campagna omonima sul «reddito di dignità» promossa da Libera di Don Ciotti, insieme allo «European Antipoverty Network» (Eapn) e al Basic Income Network-Bin Italia. In uno spazio mediatico altamente tossico, e pieno di strumentalizzazioni linguistiche e politiche, è necessario distinguere i due provvedimenti. Il «ReD» di Emiliano non è il «reddito di dignità», è...