Internazionale
Il caso lituano: la Cina e la Ue
In Asia Oltre al richiamo degli ambasciatori, la rivalsa cinese non ha soltanto bloccato gli import lituani di manzo, birra e latticini ma ha anche fatto pressione, tra le altre, sulle multinazionali tedesche del settore automobilistico affinché non utilizzassero le componenti baltiche
L'ambasciata lituana a Pechino chiusa a dicembre – Ap
In Asia Oltre al richiamo degli ambasciatori, la rivalsa cinese non ha soltanto bloccato gli import lituani di manzo, birra e latticini ma ha anche fatto pressione, tra le altre, sulle multinazionali tedesche del settore automobilistico affinché non utilizzassero le componenti baltiche
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 17 febbraio 2022
Quando la Lituania ha deciso di aprire l’Ufficio di rappresentanza di Taiwan a Vilnius nel novembre 2021, difficilmente si aspettava un tale contraccolpo. Sebbene questi uffici rappresentino Taiwan e non soltanto la capitale Taipei, diventando di fatto ambasciate, la consuetudine vuole che ci si riferisca unicamente alla città e mai all’isola per non incorrere nelle ire cinesi. Pechino insiste che questa mossa si avvicina troppo al riconoscimento formale di Taiwan, violando la sua integrità territoriale, e non ha esitato a fare rappresaglie. Oltre al richiamo degli ambasciatori, la rivalsa cinese non ha soltanto bloccato gli import lituani di manzo, birra...