Internazionale
Il caso Snowden tra Brasile e Stati uniti
Datagate Dilma Rousseff protesta con l'omologo stanunitense per le intercettazioni illegali
Dilma Rousseff con Ban Ki-moon – Reuters
Datagate Dilma Rousseff protesta con l'omologo stanunitense per le intercettazioni illegali
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 25 settembre 2013
«Il Brasile sa proteggersi da solo». Prova di sovranità all’Assemblea generale delle Nazioni unite da parte di Dilma Rousseff, che ha espresso «l’indignazione e il rifiuto» di molti paesi dell’America latina per lo spionaggio del Datagate. Dilma ha aperto gli interventi dei capi di stato, parlando dopo Ban Ki-moon e il presidente della sessione, John Ashe: una tradizione in uso, inaugurata dal Brasile con il proprio ambasciatore Oswaldo Aranha, nel 1947. «L’argomento secondo il quale le intercettazioni illegali mirano a proteggere i paesi dal terrorismo non tiene. – ha dichiarato la presidente brasiliana – Affrontiamo, presidente, una situazione di grave...