Visioni
Il cattivo e noi stessi. Una strana storia di coppia nel nuovo film di David Fincher
Gone Girl Al New York Film Festival un'opera in cui niente è come sembra e il gelo di un interno matrimoniale bergmaniano si colora di humor sovversivo. Parla il regista: «Mi affascinava l’armatura narcisista che indossiamo per sedurre il nostro compagno e il risentimento che provoca il cambiamento»
Ben Affleck in una scena di «Gone Girl»
Gone Girl Al New York Film Festival un'opera in cui niente è come sembra e il gelo di un interno matrimoniale bergmaniano si colora di humor sovversivo. Parla il regista: «Mi affascinava l’armatura narcisista che indossiamo per sedurre il nostro compagno e il risentimento che provoca il cambiamento»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 28 settembre 2014
Giulia D'Agnolo VallanNEW YORK
Una donna algida, dal volto perfetto e la pelle bianchissima, un marito accusato della sua scomparsa, una fuga solitaria che finisce in un motel di campagna, ciocche bionde che diventano scure con una bottiglia di tintura, la scena della doccia, un delitto sanguinoso a colpi di coltello, l’ostinato poliziotto di provincia… Hitchcock è la presenza più ovvia (ma anche depistante) in Gone Girl, l’ultimo film di David Fincher in cui nessuno e niente sono quello che sembrano, tutti hanno qualcosa da nascondere e la temperatura frigorifera di un interno matrimoniale bergmaniano si colora di un’attrazione fatale da Duello al sole...