Europa

Il ceo di Orange in stato di fermo

Stéphane Richard interrogato per i 401 milioni a Tapie Dopo l'interrogatorio-fiume della presidente dell'Fmi, Christine Lagarde, sotto torchio il suo ex capo-gabinetto al ministero dell'Economia. Nel mirino la "banda" dei tempi di Sarkozy, con al centro l'ambiguo ex ministro Claude Guéant

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 12 giugno 2013
La giustizia parla di “truffa in banda organizzata”. Stéphane Richard, presidente di France Telecom-Orange, era ancora ieri per il secondo giorno in stato di fermo assieme a Jean-François Rocchi, ex presidente del Consorizo che ha gestito il passivo del Crédit Lyonnais, entrambi interrogati dalla polizia sul caso Tapie, che sta facendo tremare anche Christine Lagarde, direttrice dell’Fmi. Un magistrato, Pierre Estoup, è stato il primo della “banda” ad essere incriminato il 29 maggio scorso: faceva parte del collegio degli “arbitri” che hanno concesso 401 milioni di euro a Bernard Tapie, di cui ben 45 solo per “risarcimento morale”, per mettere...

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