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Il ciclismo italiano è stato assassinato all’imbrunire

Il ciclismo italiano è stato assassinato all’imbrunireGiro d'Italia 2020 - edizione 103 - Tappa 15 - Da Base aerea Rivolto a Piancavallo (km 185) – LaPresse

Contagiro 2020 Tappa 15. Se ne riparlerà in fase di bilanci definitivi, ancora non diamolo per spacciato Nibali nostro ma, anche se resuscitasse qui al Giro, dietro di lui c’è il vuoto

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 20 ottobre 2020
Fa buio presto, ad ottobre, su in montagna. I corridori arrivano alla spicciolata quasi all’imbrunire, quando gli alberi più lunghi già proiettano le loro ombre sulla strada. E fa buio presto su Vincenzo Nibali, staccato poco dopo l’inizio dell’ascesa finale. Fa buio sul ciclismo italiano, aggrappato con le unghie e con i denti a Nibali e Pozzovivo, 35 e 37 anni rispettivamente. Una crisi, quella del nostro movimento, che risalta ancor più se si pensa al Fiandre corso in contemporanea alla tappa, dove due giovani terribili che se le suonano di santa ragione fin da ragazzini se la sono giocata...

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