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Il cinismo ultrà che svuota la democrazia

L’anomalia Salvini I trecento migranti abbandonati alla deriva sulla nave di Open Arms, pagano lo scotto del cinismo di questi ultrà padani diventati leader politici nazionalisti e del torpore di una società illividita e rancorosa

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 23 dicembre 2018
C’è un’anomalia enorme in questo governo e si chiama Salvini. Il ministro degli interni meno presente in ufficio che la storia ricordi scorrazza su e giù per il paese partecipando a fiere gastronomiche e adunate leghiste, vola per l’Africa per «aiutare i migranti a casa loro» (sulle orme, peraltro, del suo predecessore Minniti), corre ad abbracciare Netanyahu, straparla di economia, insulta i commissari europei, va a braccetto con teppisti da stadio – si comporta insomma come il vero padrone della maggioranza, arrogante e menefreghista, nell’evidente frustrazione dei suoi alleati di governo. E soprattutto porta alle estreme conseguenze, con un cinismo...

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