Cultura
Il click del controllo
David Lyon Le videocamere sono una presenza costante nell’arredo urbano. La novità da registrare è che anche le operazioni svolte in Rete o le comunicazioni personali sono diventate strumenti di sorveglianza. Un’intervista con lo studioso inglese per l’uscita di un volume che raccoglie un suo dialogo con Zygmunt Bauman
Foto di David Lyon
David Lyon Le videocamere sono una presenza costante nell’arredo urbano. La novità da registrare è che anche le operazioni svolte in Rete o le comunicazioni personali sono diventate strumenti di sorveglianza. Un’intervista con lo studioso inglese per l’uscita di un volume che raccoglie un suo dialogo con Zygmunt Bauman
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 28 febbraio 2014
Viviamo in realtà strettamente sorvegliate. Le città sono costellata da videocamere poste a difesa di edifici, banche, ospedali o per fotografare automobilisti o pedoni irrispettosi delle regole stradali. Dopo le rivelazioni di Edward Snowden, il sospetto che le comunicazioni in Rete e che i cellulari fossero messi sotto controllo è divenuto realtà. C’è poi l’inquietante e ormai usuale realtà che vede ogni azione compiuta usando una tastiera e un mouse registrata e memorizzata da imprese che fanno del commercio dei dati il loro core business. Infine, anche i messaggi scambiati su Twitter o i «mi piace» cliccati su Facebook diventano...