Cultura

Il codice della strada dei robot

Il codice della strada dei robotDal film Wall E

Intelligenza artificiale Una ricerca prova a individuare le regole etiche che dovrebbero adottare gli automi al volante. Ma un gesto quotidiano come guidare presenta dilemmi morali difficili: se un bambino attraversa senza guardare, siamo disposti a rischiare un frontale nell’altra corsia per evitarlo? E l'ingegnere che programma il robot cosa sceglie di fare?

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 28 ottobre 2018
Nel racconto Girotondo del 1942, Isaac Asimov scrisse le norme a cui i robot dovrebbero attenersi per essere integrati nella vita sociale. L’etica dei robot deve garantire che le macchine nell’ordine non rechino danno all’umanità, rispondano a ordini umani e difendano la propria esistenza. Ogni robot dovrebbe essere programmato secondo questi principi. Quasi ottanta anni dopo, quelle regole vanno bene al massimo per governare un frullatore e evitare di tagliarsi le dita o prendere la scossa. Ma i robot di cui si parla oggi sono parecchio più complessi. Non che facciano cose più epiche di un frullato: il robot più...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi