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Rovesciare l’alternanza scuola lavoro con Gramsci
Capitale disumano All’aspirazione a trasformare gli studenti in performer del mercato del lavoro va contrapposto il diritto all’esistenza che si sostanzia anche in un reddito di base a partire dalla scuola e, ovviamente, dopo la scuola
Capitale disumano All’aspirazione a trasformare gli studenti in performer del mercato del lavoro va contrapposto il diritto all’esistenza che si sostanzia anche in un reddito di base a partire dalla scuola e, ovviamente, dopo la scuola
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 23 gennaio 2022
Dopo l’apertura delle indagini per omicidio colposo dello studente stagista diciottenne in alternanza scuola lavoro, morto travolto da una putrella nello stabilimento della Burimec di Lauzacco in provincia di Udine, non è sufficiente chiedere la ragionevole abolizione dell’alternanza scuola lavoro. Bisogna proporre un’alternativa che può essere ispirata a una potente idea di Antonio Gramsci. Nei Quaderni del carcere possiamo trovare una critica alla scuola di classe e a quella imprenditoriale. Gramsci parla di una «scuola unitaria» in senso largo, capace cioè di elevare le studentesse e gli studenti alla «creazione intellettuale e pratica e di autonomia nell’orientamento e nell’iniziativa». Lo...