Cultura
Il confine, un luogo eccentrico
Saggi Nel libro «La frontiera» di Alessandro Leogrande per Feltrinelli si ripercorre la storia di una linea immaginaria fatta di infiniti punti e attraversamenti. Senza mai rimuovere le ragioni vere che spingono a viaggi disperati
Javier Tellez, «Bala perdida» (la performance con l'uomocannone sparato oltre la frontiera di Tijiuana)
Saggi Nel libro «La frontiera» di Alessandro Leogrande per Feltrinelli si ripercorre la storia di una linea immaginaria fatta di infiniti punti e attraversamenti. Senza mai rimuovere le ragioni vere che spingono a viaggi disperati
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 14 gennaio 2016
Alessandro Leogrande concepisce il lavoro della scrittura come una lenta ricomposizione di frammenti sconnessi, quanti ne servono per ricostruire un forte effetto di realtà con una idea massimalista di una narrazione della moltitudine. La frontiera, che chiude una trilogia iniziata con Uomini e caporali e proseguita con Il naufragio, si muove sullo stesso campo dei libri precedenti, con una coerenza tematica e stilistica molto rari negli scrittori della sua generazione, più attratti da una fiction sfibrata, logorata persino da un narcisismo stilistico. Questo libro, invece, sta dentro il proprio tempo come pochi, sceglie una forma, una modalità di racconto, che...