Internazionale
Il Congresso è vicino, fate silenzio: silenziati i blogger nazionalisti
Cina Intervento contro le voci anti-occidentali e filo-governative. Ma in questo momento dettare il discorso spetta al partito. Momento delicato anche per i colossi tech: consegnano gli algoritmi. E Huawei va in crisi
Un negozio di Huawei chiuso durante la crisi Covid – Ap/Mark Schiefelbein
Cina Intervento contro le voci anti-occidentali e filo-governative. Ma in questo momento dettare il discorso spetta al partito. Momento delicato anche per i colossi tech: consegnano gli algoritmi. E Huawei va in crisi
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 25 agosto 2022
Lorenzo LampertiTAIPEI
Basta post per Sima Nan, blogger cinese celebre per le posizioni anti-occidentali. Mentre si avvicina il XX Congresso del Partito comunista cinese e si rincorrono le voci sulle nomine, con l’attenzione sulla corsa al ruolo di premier tra Hu Chunhua e Wang Yang per capire se e quanto verrà controbilanciato il potere di Xi Jinping, Pechino inizia le «pulizie» digitali. Dopo l’overdose di nazionalismo in concomitanza con la visita a Taiwan di Nancy Pelosi, le autorità stringono la briglia. Come in passato si era intervenuti sulle voci liberali, stavolta si interviene sulle ultranazionaliste. Senza dimenticare gli attivisti che si posizionano...