Lavoro
Il contratto a perdere di Snaitech
Diritti negati La Fiom Cgil in trincea contro il tentativo del management aziendale di stracciare il contratto metalmeccanico per far firmare ai 650 addetti quello con minori tutele, anche economiche, del terziario, nelle pieghe della vendita di Snaitech alla multinazionale inglese Playtech.
Uno striscione della Fiom Cgil
Diritti negati La Fiom Cgil in trincea contro il tentativo del management aziendale di stracciare il contratto metalmeccanico per far firmare ai 650 addetti quello con minori tutele, anche economiche, del terziario, nelle pieghe della vendita di Snaitech alla multinazionale inglese Playtech.
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 24 ottobre 2018
Riccardo ChiariLUCCA
Il conto alla rovescia scadrà il primo novembre. Ma già ora tutto lascia pensare che della vertenza si occuperà la magistratura. Perché c’è davvero qualcosa di kafkiano nel possibile destino dei 650 addetti di Snaitech, azienda florida nel settore peraltro sensibile del gioco, con sedi a Roma, Milano, e Porcari in lucchesia. Lavoratori costretti però a cambiare contratto di lavoro, nelle pieghe del passaggio di Snaitech alla multinazionale Playtech. Un cambio di contratto, con il passaggio da quello metalmeccanico a quello meno tutelato del terziario (commercio), fortemente voluto dal management uscente, per abbattere il costo del lavoro. Ma sul punto...