Visioni

Il coraggio di creare una moda che non c’è

Il coraggio di creare una moda che non c’èDior

ManiFashion A parlare davanti a un uditorio di studenti di una scuola di moda si ha sempre il timore di essere sorpassati in spregiudicatezza dall’uditorio. Invece bastano poche domande per capire che tra i giovani che le frequentano il timore maggiore è quello di allontanarsi dal senso comune.

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 3 dicembre 2016
A parlare davanti a un uditorio di studenti di una scuola di moda si ha sempre il timore di essere sorpassati in spregiudicatezza dall’uditorio. Invece bastano poche domande per capire che tra i giovani che le frequentano il timore maggiore è quello di allontanarsi dal senso comune, dall’idea accettabile, dalla routine creativa che propone prodotti già digeriti dai mercati, ultimi giudici di qualsiasi proposta. È lo stato della moda attuale: dovrebbe essere pronta a rompere gli schemi proprio perché per sua natura è contraria a un passato che torna con i suoi incubi – nazionalismi, populismi, razzismi, intolleranze culturali –...

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