Visioni
Il corpo a corpo delle immagini con l’invisibile
Intervista Olivier Zabat parla di «Arguments», presentato al festival di LaRoche-Sur -Yon. Gli «ascoltatori di voci» e la «normalità», la ricerca di una rappresentazione diversa della follia
Intervista Olivier Zabat parla di «Arguments», presentato al festival di LaRoche-Sur -Yon. Gli «ascoltatori di voci» e la «normalità», la ricerca di una rappresentazione diversa della follia
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 18 ottobre 2019
«Lottare contro la discriminazione è una battaglia politica» dice uno dei personaggi di Arguments, il film di Olivier Zabat i cui protagonisti sono persone che «sentono le voci», un’eco costante e invasiva che accompagna le loro giornate, commenta i loro gesti, li rende fragili e spaesati. Al centro ci sono Ron e sua moglie Karen, che accolgono gli ascoltatori di voci che arrivano da tutta Europa accompagnandoli in un percorso nel quale ciò che viene comunemente definito come un’espressione della «follia» si trasforma in una diversa percezione del mondo. In questo processo Zabat fa entrare anche il cinema, cercando un’immagine...