Visioni

Il corpo come archivio vivente

Il corpo come archivio viventeuna scena da «Autobiography»

A teatro Il coreografo britannico Wayne McGregor, classe 1970, debutta con la sua nuova creazione dal titolo «Autobiography». Esploratore dei nessi tra mente e movimento, fonde nei suoi spettacoli musica, filosofia, neuroscienza

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 25 novembre 2017
«Danzare è una forma di pensiero fisico», parole di Wayne McGregor, coreografo tra i maggiori di oggi, esploratore dei nessi tra mente e movimento, creatore di un linguaggio del corpo che va al di là delle aspettative per intensità dinamica, ampiezza della scrittura articolare, relazione con il soggetto dei suoi pezzi. Classe 1970, inglese, McGregor fondò la sua prima compagnia a soli 22 anni, formazione composta da eccellenti danzatori alle prese con processi di creazione messi a fuoco negli anni insieme a collaboratori di molteplici discipline, musica, filosofia, neuroscienza. Un approccio intellettivo e fisico alla scrittura coreografica che lo ha...

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