Cultura
Il corpo è un diario, ma non può essere un souvenir esotico
FATIMA MAZMOUZ Un’intervista alla fotografa e artista marocchina presente alla fiera di Parigi con «Bouzbir - Uterus». Dalle cartoline di sapore pittorialista con prostitute alla «pancia» prominente della dark lady «Super Oum»
«Le corpe pansant». Made in Mode, Grossesse, 2009
FATIMA MAZMOUZ Un’intervista alla fotografa e artista marocchina presente alla fiera di Parigi con «Bouzbir - Uterus». Dalle cartoline di sapore pittorialista con prostitute alla «pancia» prominente della dark lady «Super Oum»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 20 novembre 2018
Il disegno di un utero che si ripete crea una trama in cui il soggetto è dentro e allo stesso tempo fuori dalla griglia. Per Fatima Mazmouz (Casablanca 1974, vive e lavora tra il sud della Francia e il Marocco) la grafica è il linguaggio più maneggevole a cui affidare la riflessione che porta avanti dal 2009 sui temi di genere. Bouzbir – Uterus (2018), la nuova serie di lavori presentati dalla Galerie 127 di Marrakech a Paris Photo (selezionata da Fannie Escoulen nel percorso Elles per Paris Photo) – sue opere sono esposte anche nella collettiva all’Institut du monde...