Cultura

Il corpo ibrido di Istanbul

Il corpo ibrido di IstanbulAli Taptik, «Drift nothing suprising»

Mostre Una grande rassegna al Maxxi, incentrata sulla nuova onda degli artisti turchi, rivisita temi politici e scandaglia una metropoli abitata da continue contraddizioni

La mostra Istanbul. Passione, gioia, furore ha ridato pregnanza al Museo Maxxi di Roma (visitabile fino al 30 aprile prossimo). Artefice di cotanta arditezza intellettiva è il curatore Hou Hanru e la sua lucida visione del presente. La rassegna da lui curata, insieme a Ceren Erdem, Elena Motisi e Donatella Saroli, è una sorta di attestato dello scontro socio-politico in atto, traslato in opere pulsanti da artisti che hanno un forte contatto con l’urbanità, con il disagio economico-culturale e con la conflittualità subliminale che la società turca, soffocata dalla politica reazionaria di Erdogan, ha accentuato negli ultimi anni. Istanbul non...

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