Cultura
Il corpo tossico della finanza
Eccedenze liquide «The Wolf of Wall Street» mette in scena l’autoreferenzialità della borsa. E pone la necessità di un’etica e una pratica del vivere in comune che si contrapponga all’appropriazione privata della ricchezza. Un’intervista con l'economista Christian Marazzi
– Foto Reuters
Eccedenze liquide «The Wolf of Wall Street» mette in scena l’autoreferenzialità della borsa. E pone la necessità di un’etica e una pratica del vivere in comune che si contrapponga all’appropriazione privata della ricchezza. Un’intervista con l'economista Christian Marazzi
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 12 marzo 2014
Si può immaginare The Wolf of Wall Street senza l’esperienza di Occupy Wall Street? Da questa domanda prende le mosse la conversazione sul film di Martin Scorsese con Christian Marazzi, economista militante, autore di libri che sono diventati punto di riferimento per una critica radicale del capitalismo finanziario. Laureato all’Università di Padova negli anni Settanta, Christian Marazzi ha partecipato all’esperienza della rivista «Primo maggio». Dopo una lunga permanenza a Londra e a New York, ha insegnato in varie università svizzere e ha svolto compiti di ricerca sociale e analisi economica per le istituzioni del welfare state nel Canton Ticino. Negli...