Cultura
Il corsetto del secolo scorso
Arte&Fashion Alla Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma), si indaga in 80 opere l'arte misteriosa di Massimo Campigli. Anche la sua influenza sulla moda e l'ossessione per i busti da vitino di vespa delle donne che raffigura
Harper Bazaar, agosto 1948. Una modella inserita in una pittura di Massimo Campigli
Arte&Fashion Alla Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma), si indaga in 80 opere l'arte misteriosa di Massimo Campigli. Anche la sua influenza sulla moda e l'ossessione per i busti da vitino di vespa delle donne che raffigura
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 6 marzo 2014
Una delle opere più significative di Massimo Campigli, nata poco dopo l’esperienza etrusca, Le grand magasin, pone – già con il titolo – l’accento sul commercio moderno. Si vede la facciata di un grande magazzino dove, nel lato di destra, vengono presentati vasi, busti e corsetti di tipo diverso, uno dei quali esposto su un manichino, mentre nella metà di sinistra si trovano due modelle quasi identiche, forse anche dipendenti o clienti, che si dirigono verso un punto indefinito, in alto. Entrambe portano il corsetto sotto un vestito accollato con gonna larga, producendo il forte contrasto privilegiato dagli amatori del...