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Il corto circuito della Corte

Il corto circuito della CorteIl Palazzo della Consulta a Roma

La polemica I tifosi del Sì plaudono al passo indietro dei giudici costituzionali. Ma con la Renzi-Boschi il corto circuito diventa la regola

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 21 settembre 2016
L’atteggiamento della Corte costituzionale – che prima rompe le righe fissando la data di discussione dell’Italicum in anticipo sul referendum costituzionale e poi, per evitare di mettersi contro il governo, rientra nei ranghi rinviando l’udienza al 2017 – non è il profilo più sorprendente della vicenda. Ancora più sorprendenti risultano i commenti dei sostenitori del Sì. Valgano per tutti le parole di Stefano Ceccanti riportate dai quotidiani di ieri: «È ragionevole (…) che l’organo di garanzia voglia prendere una decisione nei tempi e nei modi tali da non essere interpretato come organo politico. (…) La Consulta ha visto il pericolo...

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