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Il cortocircuito jihadista degli Stati uniti
Scenari Non governando il caos da loro stessi creato, gli americani hanno provato a usarlo in Iraq, Libia e Siria. Siamo all’anticipazione di un nuovo disordine. E non solo afghano
Soldati statunitensi dentro l'aeroporto di Kabul – Ap
Scenari Non governando il caos da loro stessi creato, gli americani hanno provato a usarlo in Iraq, Libia e Siria. Siamo all’anticipazione di un nuovo disordine. E non solo afghano
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 28 agosto 2021
Ci sono jihadisti utili e altri no. I jihadisti è meglio manovrarli che combatterli, hanno pensato gli americani dopo i fallimenti in Afghanistan, Iraq, Libia e Siria. Con i talebani ci si può anche mettere d’accordo: quindi nel 2018 hanno chiesto ai pakistani, sponsor dei talebani, di scarcerare il Mullah Baradar e sono cominciate le danze di Doha. Uno spettacolo che piaceva a tutti perché nessuno durante questo tempo ha detto una parola contraria. Certo bisognava vendere ai carnefici di prima gli afghani che avevano creduto nell’Occidente ma il pelo sullo stomaco alla Casa Bianca non manca, sia con Trump...