Cultura

Il cuore di tenebra e l’orrore del profitto

Il cuore di tenebra e l’orrore del profittoLa stazione dei treni di Kinshasa (Congo) – Abel Kavanagh (wikicommons)

COLONIALISMI «Il crimine del Congo», di Arthur Conan Doyle per le edizioni Bordeaux. L’inchiesta-denuncia firmata dallo scrittore britannico nel 1909, ora in traduzione italiana. Dietro l’«odioso pretesto di filantropia», il feroce dominio privato di Leopoldo II del Belgio in Africa. I ricavi astronomici dell’impresa coloniale belga e il tasso dei suicidi tra i nativi. Con una stretta relazione esistente tra produzione e numero di cartucce utilizzate

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 luglio 2020
Il «profondo rimpianto» espresso di recente da Filippo del Belgio per le vicende coloniali in Congo, è talmente tardivo (praticamente un inedito, dopo tutto questo tempo) e vago da meritarsi una pronta ritorsione sulle statue di Leopoldo II ancora in circolazione: da puntellare se necessario, avendo però cura di aggiungere in calce una sintesi delle gesta esemplari che hanno fatto passare alla storia il bisnonno dell’attuale sovrano belga. In modo da rilevare che «il giudizio sull’operato di Re Leopoldo rimane oggi del tutto negativo e il caso del Congo è uno dei più citati per condannare le atrocità e l’ingordigia...

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