Internazionale

Il datagate torna a casa

Il datagate torna a casaManifestazione americana per Edward Snowden – Reuters

Washington Il gigantesco apparato costruito per gestire il conflitto totale si sta ritorcendo contro gli Usa. Ma per quanto in difficoltà, Obama non rinuncia al ruolo dell’Amerca come poliziotto del mondo

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 26 ottobre 2013
Luca CeladaLOS ANGELES
È più grave sorvegliare 3 miliardi di persone o monitorare i telefonini di 35 capi di stato? Per Barack Obama è una domanda che non ha una buona risposta. Quel che è certo è che l’intercettazione di telefonini e mail dei più stretti alleati, al di là del galateo e del protocollo diplomatico, infrange la pretesa di sicurezza nazionale come indiscutibile «causa di forza maggiore» con la quale nell’era della guerra totale al terrorismo, viene giustificata ogni trasgressione e abuso di potere. È infatti con una sorta di legge marziale planetaria che a Washington si razionalizzano prigioni segrete, incursioni di...

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