Internazionale
Il decennio Bibi: israeliani più poveri, palestinesi più disperati
Israele al voto Netanyahu ha consolidato processi gravi: ha declassato il dialogo a obiettivo non necessario, minato la presunta democrazia israeliana e radicato politiche neoliberiste. La legge della nazione è l’ultimo colpo alla favola dell’«unica democrazia» in Medio Oriente, sempre più regime autocratico
La colonia più grande della Cisgiordania, Ariel: tre settimane fa Netanyahu ne ha annunciato un nuovo ampliamento – Ap
Israele al voto Netanyahu ha consolidato processi gravi: ha declassato il dialogo a obiettivo non necessario, minato la presunta democrazia israeliana e radicato politiche neoliberiste. La legge della nazione è l’ultimo colpo alla favola dell’«unica democrazia» in Medio Oriente, sempre più regime autocratico
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 9 aprile 2019
Israele è impegnato in un processo elettorale più che problematico. Molti sottolineano la grande importanza di queste elezioni. Ma in realtà sembra che si stia discutendo solo della possibilità di mettere fine al regno di Benjamin Netanyahu. Pace, guerra, una democrazia-etnocrazia che sta collassando, milioni di palestinesi sottoposti a un’occupazione brutale e sprovvisti dei più elementari diritti politici e umani: tutti questi elementi non sembrano far parte della discussione. I tribunali dovranno occuparsi delle accuse mosse dalla procura generale contro il premier Netanyahu: frodi, tangenti e corruzione. Gli attacchi sembrano non tenere conto di quello che inizia oggi a essere...