Internazionale
Il declino dell’Egitto accresce le ambizioni di Etiopia e Turchia
Medio Oriente Il Cairo non ha più l'autorevolezza e il ruolo di un tempo nella regione. Le sue proteste non fermano i piani di Addis Abeba per la costruzione di dighe sul Nilo. E la Turchia di Erdogan mette piede nel Mar Rosso non lontano dalle coste egiziane e saudite
Medio Oriente Il Cairo non ha più l'autorevolezza e il ruolo di un tempo nella regione. Le sue proteste non fermano i piani di Addis Abeba per la costruzione di dighe sul Nilo. E la Turchia di Erdogan mette piede nel Mar Rosso non lontano dalle coste egiziane e saudite
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 6 gennaio 2018
Non è mai stato così evidente come in questo periodo il declino dell’Egitto in politica estera. Martoriato da attentati a danno dei civili e da attacchi alle sue forze armate da parte dei jihadisti. In affanno per la debolezza dell’economia e largamente dipendente dall’aiuto finanziario dall’estero, in particolare dall’Arabia saudita, l’Egitto ha perduto buona parte dell’autorevolezza che aveva costruito negli anni del nasserismo e conservato anche dopo la firma del trattato di pace con Israele che lo aveva isolato nel mondo arabo. I suoi avversari ormai se ne rendono conto. Anatemi, proteste e persino la minaccia di un bombardamento aereo...