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Il declino europeo, tra élite finanziarie e guerre tribali

Il declino europeo, tra élite finanziarie e guerre tribali – Reuters

La miccia nazionalista L’egemonia di élite germano-scandinave, il revanscismo di polacchi e ungheresi: un mix che erode l’integrazione europea. Come dimostra il caso di Gerusalemme

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 maggio 2018
Potremmo cominciare dalla potenza strategico-militare, gli Stati uniti, caduta nelle mani di un costruttore di campi da golf, votato da coloro che non hanno mai tenuto in mano una mazza da golf. Costui sta smantellando, pezzo per pezzo, le infrastrutture legali-amministrative del paese, delegittimando gli “esperti”, a cominciare da quelli legati ad un rapporto prioritario con i grandi paesi europei. Persino i think tank conservatori appaiono superflui. Resistono i potenti della finanza favorevoli alla dismissione dell’apparato politico federale. E l’Unione europea? Il mito di aver superato l’epoca degli stati-nazione con le loro guerre, con i particolarismi culturali, religiosi, si è...

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