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Il declino italiano della libertà

Il declino italiano della libertà

Informazione La compagine presieduta da Mario Draghi rischia, se non vi saranno novità già nei prossimi giorni, di passare alla storia come quella che ha buttato l’Italia nelle parti basse delle classifiche annuali sul rispetto del diritto all’informazione

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 2 luglio 2021
Lo scorso mercoledì la federazione nazionale della stampa ha tenuto una drammatica conferenza stampa, a Roma, davanti al ministero del lavoro. Innanzitutto, è stato lanciato l’allarme sul futuro dell’istituto di previdenza dei giornalisti (INPGI), caricato di un indebitamento indotto dall’abnorme aumento di prepensionamenti e casse integrazioni. E quest’ultimo è l’effetto di un comodo e strumentale rifugio per editori incapaci di programmare adeguatamente i salti tecnologici. Le testate che hanno immaginato per tempo il che fare – da Le Monde, a Washington Post, a New York Times– ora versano in ben diverse condizioni. La transizione digitale, acclamata nei convegni, richiede sapienza...

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