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Il “Decreto anziani” non serve a una società che invecchia
Welfare Il governo considera gli anziani come singoli a cui dare «benefici»; ma l’età non spiega più il disagio e la radice dell’esclusione sta nelle disuguaglianze e nella frammentazione sociale
foto Ikon Images/Ap
Welfare Il governo considera gli anziani come singoli a cui dare «benefici»; ma l’età non spiega più il disagio e la radice dell’esclusione sta nelle disuguaglianze e nella frammentazione sociale
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 8 marzo 2024
La commissione sanità del Senato ha concluso l’esame e dato parere favorevole allo “Schema di decreto legislativo recante politiche in favore delle persone anziane”, il cosiddetto “Decreto anziani”. I commenti delle parti sociali consultate sono stati spesso critici su singoli aspetti del decreto, ma non ne hanno contestato l’impianto generale che non sembra tenere conto della radicalità e della rapidità della transizione demografica in corso. Secondo le stime dell’Istat, infatti, la popolazione di età superiore a 65 anni, oggi pari a circa il 24% del totale, rappresenterebbe nel 2050 il 34,5% della popolazione italiana in coincidenza con una progressiva riduzione...