La ministra del Lavoro Marina Calderone – Foto Ansa
Economia
Il decreto Lavoro è ancora in alto mare. Unica certezza: taglio di un miliardo
Fiction di Governo Non tornano i conti sul Cuneo fiscale: nessuno conosce l'impatto reale sui salari. Il nuovo Assegno di inclusione più lo Strumento di attivazione costano solo 7 miliardi. Aumenta la precarietà senza causali e con più voucher
Pubblicato più di un anno faEdizione del 3 maggio 2023
Il decreto Lavoro non c’è. Il testo definitivo è lontanissimo da essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e perfino il viceministro all’Economia Maurizio Leo non conosce l’entità della misura più strombazzata da Giorgia Meloni: il taglio del cuneo fiscale. L’ultima bozza che continua a circolare è datata «30 aprile ore 02.00». Da quel momento Mef e palazzo Chigi hanno preso in mano l’incartamento e stanno decidendo come scrivere i passaggi più delicati. Il decreto si chiama «Lavoro» ma la ministra Calderone, al solito, non tocca palla. Le cifre sparate dalla presidente del Consiglio – «aumento dei salari fino a 100 euro»...