Alias Domenica
Il Derain «di» Giacometti: eretico del Moderno
In occasione della mostra di André Derain al Museo d'Arte di Mendrisio, uno dei curatori ragiona sulla determinante "lettura" di Alberto Giacometti Insieme a Balthus, l’artista bregagliotto ebbe una venerazione per il «secondo Derain»: in un’ora precisa del 1936, era stato colpito «in modo assolutamente nuovo» da tre pere su un immenso, magnetico fondo nero...
André Derain con Balthus e i Giacometti a La Roseraie a Chambourcy, Parigi, Archives Taillade
In occasione della mostra di André Derain al Museo d'Arte di Mendrisio, uno dei curatori ragiona sulla determinante "lettura" di Alberto Giacometti Insieme a Balthus, l’artista bregagliotto ebbe una venerazione per il «secondo Derain»: in un’ora precisa del 1936, era stato colpito «in modo assolutamente nuovo» da tre pere su un immenso, magnetico fondo nero...
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 22 novembre 2020
Alberto Giacometti, “Hommage à Derain” (dall’”Autoportrait à la pipe” di Derain), 1955-’57, acquaforte Nel 2017 si tenne al Musée d’Art Moderne di Parigi la mostra Derain-Balthus-Giacometti: un’amicizia artistica. Fu un altro fondamentale tassello, dopo la memorabile mostra del 1994, nel percorso di rivalutazione del Derain meno conosciuto; chiamiamolo il «secondo Derain», l’eretico del moderno, quello dagli anni venti in poi. La mostra mise in luce la profonda stima, addirittura la venerazione, che i due amici nutrirono nei confronti di Derain fin dai primi anni trenta. Furono idealmente uniti da un ritorno al museo, dall’amore per l’arcaico, da uno sguardo...