Alias Domenica
Il design della copia da Volpato a Vezzoli
Il classico si fa pop: archeologia in mostra a Roma Al tempo del Grand Tour l’officina di Giovanni Volpato riproduceva in scala le statue antiche: in mostra alla Crypta Balbi una scelta dei frammenti ritrovati; a Palazzo Massimo i succedanei moderni
NONE Collective, Ispirazione, installazione alla mostra Il classico si fa pop, Roma, Palazzo Massimo, foto Cristina Vatielli
Il classico si fa pop: archeologia in mostra a Roma Al tempo del Grand Tour l’officina di Giovanni Volpato riproduceva in scala le statue antiche: in mostra alla Crypta Balbi una scelta dei frammenti ritrovati; a Palazzo Massimo i succedanei moderni
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 3 febbraio 2019
Non sono passati molti anni da quando, nel corso di un provvido intervento esplorativo per un costruendo parcheggio sotterraneo in via Urbana a Roma, gli archeologi rinvennero un ambiente stracolmo di cocci che per forma e decorazioni dovevano datarsi al diciottesimo secolo. Alla sorpresa subentrò l’entusiasmo, quando fu chiaro che quella venuta fortunosamente alla luce era nientemeno che la fabbrica di Giovanni Volpato. Oggi il suo nome dice poco al grosso pubblico, ma nell’ultimo quarto del Settecento era noto in tutta Europa. Originario di Bassano del Grappa, Giovanni Trevisan, detto Volpato, fu una singolare figura di artista-imprenditore. Affermatosi come incisore...