Internazionale
Il dilemma del (non) voto al riformista Pezeshkian
Iran Due sociologhe iraniane, due prospettive sulle elezioni: tra il boicottaggio delle urne come disobbedienza civile e la scheda per sperare in un minimo cambiamento
Ottobre 2022, le donne iraniane in piazza per Mahsa Amini – Ap
Iran Due sociologhe iraniane, due prospettive sulle elezioni: tra il boicottaggio delle urne come disobbedienza civile e la scheda per sperare in un minimo cambiamento
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 28 giugno 2024
L’approvazione della candidatura di Masoud Pezeshkian per le prossime elezioni presidenziali in Iran, sostenuta dal Fronte Riformista e dall’ex presidente riformista Mohammad Khatami, ha generato un acceso dibattito sulla possibile evoluzione della politica interna della Repubblica islamica. La candidatura viene vista da molti iraniani delusi e stanchi dell’attuale situazione politica, sociale ed economica come una nuova speranza, ma non senza critiche e scetticismo. DUE SOCIOLOGHE molto attive nel movimento «Donna Vita Libertà» hanno condiviso con noi le loro opinioni contrastanti. Per la loro sicurezza ne abbiamo oscurato il cognome. La dottoressa Farah T. è molto critica: «L’approvazione della candidatura di...