Alias Domenica

Il dio della Musica e le Pagine Gialle

Il museo circolare di Gian Enzo Sperone: Pompeo Batoni «Quest’opera di Pompeo Batoni, il grande settecentesco che si modellava su Raffaello, è simile a quelle già possedute da Federico Cerruti, il collezionista ‘monaco’ a Torino»

Pubblicato più di un anno faEdizione del 20 agosto 2023
Pompeo Batoni, lucchese, andò a Roma nel 1727 quando aveva diciannove anni, e quando più tardi decise di impegnarsi nella ritrattistica non ebbe rivali, a parte, forse, Raphael Mengs, con cui non intrattenne mai buoni rapporti: ma io credo che se i migliori committenti, che arrivavano dall’Inghilterra e dall’Irlanda (viaggiatori del Grand Tour), bussavano subito alla sua porta, una ragione ci doveva essere. Anche in Italia fu molto ricercato, come prova lo strabiliante ritratto di Abbondio Rezzonico (ora a Roma): insomma, Batoni lo si potrebbe collocare ai massimi vertici della ritrattistica italiana del Settecento e non solo. Tra le sue...

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